Tutti i miei amici sono morti

E’ tardi e vorrei parlare con qualcuno.
Tutti sembrano così indaffarati:
Hemingway sorride, cane al guinzaglio,
tenuta da caccia, si appoggia al fucile
di suo padre. Stessa sorte beffarda.
Il menestrello da fuoco a un mazzo
di chiavi con un cerino. Stasera la
lucertola sembra più fatta che mai.
Butto giù un sorso di vino e mi siedo
sul divano: devo schiarirmi le idee.
Rimbaud sogna Illuminazioni;
Welles scoppia a ridere – la sa lunga lui;
Ginsberg recita il Sutra del Diamante.
Manca Fitzgerald. Sarà con la pazza.
Zio Dosto termina un romanzo per
sfuggire ai suoi guai.
Neanche un italiano, penso.
A parte quell’ometto panzuto
con la voce da bambino,
che sogna tanto.
Marcello lo ascolta con attenzione.
Dai, Woody. Racconta una storia
dalle corde arrugginite.
Tutti i miei amici sono morti.
E godono di buona salute.

5 commenti

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5 risposte a “Tutti i miei amici sono morti

  1. deduco la Mezzanotte di Woody ti sia piaciuta…io devo ancora andare a vederlo

  2. mettere un ‘Like’ è riduttivo. ma aggiungere parole lo è altrettanto.

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